Luppolo

Cominciamo da una breve definizione di birra*. La birra è una bevanda alcolica ottenuta dalla fermentazione di un mosto formato tre elementi: malto d’orzo, acqua e luppolo. Esistono birre a cui vengono aggiunti altri ingredienti (spezie, frutta, zucchero ecc.), ma di base una birra è fatta con soli quattro ingredienti: quelli appena descritti più il lievito.

Il luppolo (Humulus lupulus) contribuisce alla creazione della birra in due modi: 1) con sentori aromatici che cambiano a seconda della varietà usata e 2) con il tipico gusto amaro.

Il luppolo è un rampicante che forma lunghe liane di foglie e infiorescenze a forma di coni che assomigliano a piccole pigne di foglie verdi. È una pianta piuttosto comune, si trova facilmente anche da noi, in campagna vicino ai torrenti per esempio, anche se per fare la birra se ne usano varietà specifiche che possono trasmettere certe caratteristiche al prodotto finito.

Dentri i coni c’è una sostanza cerosa e granulosa gialla chiamata luppolina che dà alla birra i sapori, gli aromi, l’amaro ed anche proprietà antisettiche.  L’amaro è dato da due sostanze alfa e beta acidi. Il luppolo contiene anche decine di oli resinosi che vanno a costituire il profilo aromatico della birra a seconda della provenienza geografica.

 

 

 

*Se sei arrivato qui cercando che cosa è il luppolo, presuppongo che ci sia bisogno di due parole di intro per contestualizzare. Tuttavia questa voce è solo una piccola infarinatura, ti conviene approfondire su fonti più complete. 🙂

Biglietto di Pinta Medicea in ciotola con orzo maltato

Pinta Medicea

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