Italian Grape Ale – IGA

Che cosa sono le birre IGA?

IGA sta per Italian Grape Ale ed è il nome con cui si indicano le birre che contengono uva o suoi derivati. Le IGA sono una diramazione delle birre alla frutta, gettano un ponte tra il mondo della birra e quello del vino.

Con Italian Grape Ale si intende una gamma di birre enorme. La capostipite delle birre IGA è comunemente considerata la BB10 del Birrificio Barley, una fantastica imperial stout fatta con la sapa di uva cannonau. La sapa o saba è il mosto d’uva cotto.

Com’è fatta una birra Italian Grape Ale?

Tienamo conto che in una IGA la birra base può essere in qualsiasi stile, mentre l’uva può essere utilizzata sotto forma di: mosto crudo o cotto, vinacce, succo, polpa ecc. aggiunti in una percentuale a piacere del birraio, in un momento qualsiasi della lavorazione (in bollitura, durante la fermentazione primaria o secondaria, in maturazione).

Il risultato sono birre estrose, espressione della creatività del birraio, della varietà del territorio, della biodiversità del nostro Paese.

E costituiscono pure un bell’esercizio di assaggio. In generale la parte vinosa si deve sentire, ma non deve sovrastare il cereale della birra. Quello che cerchiamo è un equilibrio tra le parti, naturalmente. Ricordiamoci che le IGA sono birre e come tali devono essere degustate e apprezzate.

La cosa che forse mi piace di meno è il nome, che mi pare un po’ fuorviante (a Firenze si direbbe un buglione) perché con Italian Grape Ale si intendono anche le birre a bassa fermentazione fatte con il mosto d’uva. Dunque non solo le Ale. Ma neanche solo ale e lager, perché le IGA possono essere fermentate spontaneamente oppure anche con lieviti da vino. Un’approssimazione, quella del nome, che a mio avviso indebolisce l’identità di queste birre che invece andrebbe valorizzata e consolidata il più possibile visto che si tratta di un modo italiano di fare la birra.

I concorsi delle birre IGA in Italia

In Italia ci sono due concorsi birrari importanti che coinvolgono lo stile Italian Grape Ale.

Il concorso Birra dell’Anno organizzato da Unionbirrai prevede 3 categorie di Italian Grape Ale:
1. IGA bianca, con uve bianche;
2. IGA rossa, con uve rosse;
3. IGA acida, con note acide data da lieviti e/o batteri provenienti dall’utilizzo dell’uva e/o dalla maturazione in legno.

Il concorso IGA Beer Challenge organizzato da Cronache di Birra, FoodAround e Beer Corner, invece di categorie ne prevede 4, a seconda dell’acidità e del grado alcolico.

Sono due modi di intendere e gestire queste birre che mettono in evidenza l’ampiezza e varietà dello stile Italian Grape Ale.

Le birre Italian Grape Ale nel BJCP

Sulle IGA è concentrata l’attenzione generale, in quanto sono il primo stile birrario italiano riconosciuto ufficialmente a livello internazionale. Le IGA, infatti, dal 2015 sono presenti nella sezione “Local Styles” del Bjcp, che comprende gli stili importanti a livello di singolo paese ed è composta in collaborazione con membri locali, ma – attenzione – di per sé non costituisce la piena validazione da parte del Bjcp. Però è un primo passo.

[Leggi anche: 4 IGA per approfondire lo stile Italian Grape Ale]

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Francesca Morbidelli

Mi chiamo Francesca Morbidelli, sono tra i fondatori della Pinta Medicea. Dal 2007 scrivo di birra su questo blog e ne gestisco le varie emanazioni social. Sono docente e giudice in concorsi birrari da ben oltre un decennio, e collaboro sia con MoBI che con Unionbirrai. My beer resume (in English). Amministratrice del sito La Pinta Medicea. Contatti: francesca [at] pintamedicea.com - Twitter: @pintamedicea - LinkedIn Francesca Morbidelli.