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Birra artigianale americana e viaggi: 4 brewpub a Portland da visitare

Dopo aver partecipato alle prime due fasi della giuria della World Beer Cup in Colorado, mi sono spostata a nord-ovest, in Oregon per qualche giorno di vacanza e turismo birrario.

Portland, Oregon

Il primo giorno l’ho dedicato a un tour di quattro brewpub a Portland, quattro posti molto diversi l’uno dall’altro, come storia, filosofia, atmosfera, linee di birre. Un tour gentilmente organizzato da Marc Martin, consulente birrario di lungo corso che ha collaborato all’apertura di svariate decine di birrifici negli Stati Uniti con cui ho avuto il piacere di trascorrere diverse ore in giro per la città.

Von Ebert Brewing

Von Ebert Brewing
Scott Peterson, birraio di Von Ebert Brewing

Marc Martin è uno che la birra artigianale americana la conosce bene. «Ho lavorato in 38 Stati su 50» mi racconta mentre ci dirigiamo verso il primo locale: Von Ebert Brewing.

Von Ebert Brewing
Von Ebert Brewing

Si tratta di un brewpub di ispirazione tedesca. Un posto particolare, nella zona di Glendoveer, collocato all’interno di un complesso sportivo, in cui c’è un campo da golf. Il posto è meraviglioso, circondato da un fantastico parco alberato, erba tagliata alla perfezione, i giocatori, le immancabili macchinine elettriche e il bar/ristorante che da fuori non sembra un pub, ma soltanto il punto ristoro dei dopo-partita.

Von Evert Brewing
Von Ebert Brewing, il brewpub al campo da golf. Si vedono Agostini e Lombardy? L’omaggio di VEB al Birrificio Italiano

Invece è proprio un brewpub, e di qualità molto alta. L’impianto di produzione si trova nella stanza adiacente, ma Von Ebert ha altre due location e un altro sito di produzione in città. Qui a Glendoveer fanno le basse fermentazioni che si possono assaggiare alla spina nella stanza adiacente. Il pub dell’impianto sportivo, appunto. Tante etichette in cui mi colpiscono subito un paio di richiami al Birrificio Italiano. Il birraio, Scott Peterson, conferma: hanno fatto due birre in onore di Agostino Arioli e della e delle Italian Lager. E Lombardy, Italian style Pils, in onore della Tipo Pils, profumata, intensa, crisp, fa bere a litri.

Level Beer

Leval Beer
Leval Beer

Il secondo posto in cui mi porta Marc è poco lontano e si chiama Level Beer. Brewpub decisamente più giovanile rispetto al precedente, situato sempre nella parte nord-est di Portland. Anche Level Beer ha differenti location in città. Troviamo, infatti, pure Level 2 e Level 3. Noi approdiamo al primo Level dove si trova l’impianto di produzione.

Tutto l’ambiente è ricavato da una ex azienda agricola, predominano i toni di grigio, mentre le grafiche di birre e merch sono ispirate ai vecchi videogiochi. Parcheggiati subito fuori, tre food truck garantiscono un’offerta piuttosto ampia di cucine. Si ordina il cibo e si può sedere dentro per mangiare con una bella pinta fresca.

La serra di Level Brewing
La serra di Level Brewing

Marc mi spiega che molti birrifici con taproom preferiscono organizzarsi in questo modo, con la cucina esterna: è più semplice da gestire e richiede meno burocrazia. E poi Portland è la città dei food truck, se ne vedono dapperutto. Andando in giro capita di imbattersi nei Food Cart Pod, come li chiamano loro, ovvero gruppi di furgoni del cibo riuniti assieme, con tavolini in comune e dove si può andar a mangiare all’aperto scegliendo quello che si preferisce. Ma torniamo a Level Beer. Il locale è molto grande, sembra un ex fienile o qualcosa del genere e dà su una ancor più grande ex serra, ereditata dalla vecchia azienda agricola e riconvertita in una tap room piena di luce e al coperto. Considerando che Portland è una città piovosa è un bel vantaggio poter disporre di uno spazio del genere.

Le etichette, lattine e bottiglie di Level Brewing
Le etichette, lattine e bottiglie di Level Brewing

A Level Beer assaggio una Pale Ale bella luppolata, di per sé niente di indimenticabile ma perfetta da abbinare al burrito-con-tutto che ho in mano. Marc mi dice che la sua birra è molto buona, anche se ho dimenticato che cosa avesse preso. Cosa ganza del locale, una spina dedicata all’acqua a disposizione dei clienti: ti puoi riempire il bicchiere da solo e gratis tutte le volte che vuoi. Mi sembra molto civile.

Laurelwood Brewpub

Laurelwood Brepub
Laurelwood Brepub

Poi un tuffo nel passato, quando arriviamo al Laurelwood Brewpub, terza tappa del tour dei brewpub. Qui entriamo in un birrificio storico di Portland, aperto fin dal 2001: ecco la birra craft com’era una vita fa. Sembra di stare di stare in un documentario d’epoca di Michael Jackson. Marc mi fa visitare il birrificio che emana vibes d’altri tempi e mi entusiasmo a respirare quell’aria che mi proietta ai primi tempi con la birra artigianale.

Laurelwood Brepub
Laurelwood Brepub

Accanto alla zona di produzione c’è il pub. Ci avviciniamo al bancone per assaggiare le birre, Laurelwood è un posto tipicamente americano, lungo e stretto, con una grande finestra sulla strada, e sul traffico di Portland e sulla luce abbagliante. Dentro tranquillità, una tivvù in alto tramette qualcosa di sport, a destra una fila di boots in finta pelle, a sinistra un bancone lunghissimo e una grande finestra interna, dietro il bancone, che dà direttamente sull’impianto di produzione. La specialità di Laurelwood Brepub sono le birre luppolate. Ipa amare, servite molto fredde a una clientela locale che vuole tirare il fiato dopo una giornata di duro lavoro. Pochi fronzoli e tante suggestioni di vecchi film e dischi.

Laurelwood Brepub, la finestra interna sull'impianto
Laurelwood Brepub, la finestra interna sull’impianto di produzione

Second Profession Brewing

L’ultimo brewpub in cui mi porta Marc è un birrificio con cui sta collaborando. Si chiama Second Profession Brewing, e si trova in una posizione più centrale di Portland. Tra tutti i posti che abbiamo visto è decisamente il più stiloso. Il locale è davvero bello, spazioso, arredato con gusto contemporaneo e un’attenzione particolare all’arte e agli artisti locali. Alle pareti, quadri e installazioni scelti con cognizione di causa.

Second Preofession Brewing, area di produzione
Second Preofession Brewing, area di produzione

La produzione birraria di Second Profession è anche sperimentale, ma senza eccessi folli: hanno una birra al tè nero aromatizzato al litchi, e una white ipa alla salvia che trovo molto buona. Scendendo pochi gradini, ci spostiamo nella parte birrificio dove assaggio qualche work in progress: una pils che promette benissimo e poi da una botte una acida ancora giovane ma che ha già un bel carattere.

Second Preofession Brewing
Second Preofession Brewing, è un bel posto con uno stile contemporaneo e tante creazioni artistiche. Questo quadro che imita un po’ certi Van Gogh, per esempio, è vivente. Le piante che lo compongono sono vive.

Second Profession è un posto molto interessante, un grande ambiente ricercato, anche qui impianto a vista. L’orario in cui arriviamo non mi permette una valutazione sull’atmosfera del posto quando è a regime, ma già così promette bene.

Second Preofession Brewing
Second Preofession Brewing, il pub

Assaggiamo la amber lager fatta in collaborazione con Marc, bella brillante, riflessi ramati con una schiuma fine fine, ben equilibrata tra dolcezza e carbonazione. Marc ci tiene a specificare che ci ha messo una percentuale di malto Midnight Wheat.

Second Preofession Brewing
Second Preofession Brewing, con Marc Martin mentre assaggiamo la birra che ha fatto per il locale (p.s. si vede che avevo passato la notte in bianco in aeroporto?)

Quella di Portland è una scena birraria giovane e allo stesso tempo tradizionale. Grazie a Marc Martin ho visitato quattro brewpub molto diversi tra di loro, in cui ho trovato la cultura birraria storica, l’approccio più giovanile, le novità accanto all’America più classicca, quella che abbiamo visto nei film. Prima della pandemia Portland contava circa 80 birrifici, oggi ne sono rimasti poco più di 70.

Ciascuno di qeusti pub ha la sua particolarità, io consiglio di visitarli tutti. Le birre sono ottime, e vale la pena includerli in un tour birrario di Portland.

Durante la mia permanenza ho visitato altri posti di birra a Portland e seguiranno altri report non solo sulla birra, ma anche su nuove tendenze “oltre la birra” che si stanno affermando negli USA: Cocktail in lattina, Sidri e Kombucha.

 

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Francesca Morbidelli

Mi chiamo Francesca Morbidelli, sono tra i fondatori della Pinta Medicea. Dal 2007 scrivo di birra su questo blog e ne gestisco le varie emanazioni social. Sono docente e giudice in concorsi birrari da ben oltre un decennio, e collaboro sia con MoBI che con Unionbirrai. My beer resume (in English). Amministratrice del sito La Pinta Medicea. Contatti: francesca [at] pintamedicea.com - Twitter: @pintamedicea - LinkedIn Francesca Morbidelli.

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