UnionBirrai risponde alle polemiche post Report: il comunicato stampa integrale (e due parole di Pinta Medicea)
Ecco la risposta di Unionbirrai alle polemiche sull’assenza dell’associazione dei piccoli birrifici nella puntata di Report della settimana scorsa.
[Piccolo disclaimer personale. Nel comunicato stampa si legge che UnionBirrai ha effettivamente partecipato alla realizzazione del servizio di Report, anche se l’intervento non è poi andato in onda. Questo elemento solleva alcune domande rispetto alle dichiarazioni di Andrea Soncini, vicepresidente di UB, pubblicate il 9 giugno sulla pagina Facebook dell’associazione.
E qui si scatena la mia curiosità (ma ci sta anche che mi sia persa qualcosa e che invece sia tutto chiaro come il sole; in tal caso: sorry). Dicevo: si scatena la mia curiosità perché allora non capisco il motivo di quelle dichiarazioni. Se qualcuno di UB era stato intervistato per mezz’ora da Report e poi l’intervento è stato tagliato, allora perché dichiarare che l’Associazione aveva scelto di non partecipare alla puntata per evitare di alimentare polemiche su birre buone/birre cattive?
Ripeto: probabilmente mi manca qualche passaggio.
A me, questa attenzione che ha generato Report, garba un monte. Ho ricevuto, sto ricevendo messaggi da parte di persone interessate alla birra e a conoscere meglio questo mondo. Mi sembra una cosa molto positiva.]
Il comunicato stampa pubblicato da UnionBirrai, oggi.
Il nostro impegno. La nostra voce. La birra artigianale italiana.
Dare supporto tecnico risolutivo per le tante problematiche quotidiane degli associati. Promuovere azioni di advocacy verso il legislatore e gli organi decisionali pubblici affinché si redigano interventi normativi utili e proficui al sostegno del comparto, come il taglio delle accise ottenuto nell’ultima Legge di Bilancio o la semplificazione di determinate procedure burocratiche. Promuovere la birra artigianale e la sua cultura anche attraverso il marchio “Indipendente Artigianale”. Incentivare corsi di formazione e di aggiornamento che permettano di affrontare i temi più attuali. Sostenere concorsi con cui i birrifici possano sfidarsi in sane competizioni per innovarsi sempre più e mantenere vivo quel fermento che ha reso il comparto una imprescindibile realtà dell’agroalimentare italiano. Sono questi gli obiettivi autentici che Unionbirrai si propone di raggiungere come associazione di categoria nel suo impegno costante e quotidiano volto a preservare e promuovere il comparto della birra artigianale nazionale e i tanti imprenditori e appassionati che, negli anni, hanno reso celebre nel mondo l’arte italiana di fare birra artigianale.
Operando sempre con una accezione positiva, mai contro qualcuno o qualcosa, senza individuare nemici o antagonisti da sconfiggere ma solamente trovando soluzioni e opportunità per i nostri associati. Con questo spirito abbiamo accolto la richiesta di partecipazione alla speciale puntata “Birra…e non sai cosa bevi” realizzata da Bernardo Iovine per Report. Coinvolti sin dai primi momenti, abbiamo scelto di dare il nostro contributo al taglio che il giornalista voleva dare al servizio mettendo a disposizione della trasmissione un degustatore qualificato, al fine di narrare la parte qualitativa e culturale della birra, non solo di quella industriale come ci è stato richiesto ma anche di quella artigianale, che a noi sta a cuore.
Come nei concorsi che promuoviamo, coinvolgiamo e rendiamo protagonisti giudici qualificati che possano esprimere giudizi professionali, evitando l’elitarismo e l’ipercriticità. Dei 30 minuti di registrazione con il referente UB Mike D’Angelo, però, sinora non è andato in onda nulla. Una libera e legittima scelta da parte di Report. A tutti i birrifici intervistati da Bernardo Iovine che appartengono alla nostra storica associazione va il plauso per aver trasmesso valori genuini: hanno raccontato la birra artigianale con sincerità, passione, apertura e collaborazione dimostrando, ancora una volta, quanto sano e autentico sia il nostro movimento.
Il nostro impegno prosegue con tenacia e determinazione nel rappresentare la complessità, i valori e gli sforzi del mondo della birra artigianale italiana. Un’azione che presto si allargherà alla comunicazione per promuovere sempre più il comparto, diffondendo cultura del bere bene e trovando soluzioni che rispondono alle esigenze dei birrifici italiani.
Uniti si vince!
L’originale sul sito di UB, mentre qui c’è il carosello.