TTB rende permanenti i crediti d’accisa: cosa significa per chi esporta birra negli USA
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TTB rende permanenti i crediti d’accisa: vantaggi e rischi per gli esportatori di birra verso gli USA
Buone notizie per chi esporta birra verso gli Stati Uniti. La Alcohol and Tobacco Tax and Trade Bureau (TTB) ha approvato in via definitiva la legge che rende permanente il sistema di crediti d’accisa previsti dal Craft Beverage Modernization Act (CBMA).
In pratica, i produttori europei e italiani potranno continuare ad assegnare ai propri importatori americani i benefici fiscali sulle birre esportate, ottenendo così prezzi più competitivi e una gestione fiscale più prevedibile.
Cosa cambia con la nuova regola
- Il sistema CBMA, introdotto in via sperimentale nel 2018, diventa ora strutturale;
- I produttori stranieri avranno più tempo per registrare le assegnazioni dei crediti d’accisa: la scadenza si sposta dal 31 dicembre al 31 marzo dell’anno successivo;
- Gli importatori statunitensi continueranno a pagare le accise all’ingresso, ma potranno chiedere alla TTB il rimborso per le quantità coperte dal credito.
Per chi esporta birra artigianale negli USA, vuol dire meno incertezze amministrative e maggiore continuità commerciale. (link, vedere in particolare il box azzurro nella pagina intitolato: “CBMA Provisions”).
Un’opportunità per la birra europea (e italiana)
Questa decisione è positiva per i birrifici italiani ed europei che guardano al mercato americano. L’agevolazione fiscale permette agli importatori di proporre birre d’importazione a prezzi competitivi, senza subire un peso fiscale eccessivo. Per i piccoli birrifici, che spesso lavorano su margini ridotti, la stabilità delle regole TTB può fare la differenza tra restare sul mercato USA o dover rinunciare.
Ma i dazi restano una minaccia
Allo stesso tempo, il settore teme le nuove tariffe del 15% sui prodotti europei proposte dagli Stati Uniti. Se applicate, potrebbero ridurre le vendite e colpire proprio quei produttori che oggi più dipendono dall’export. In questo scenario, la stabilità normativa del CBMA è una buona notizia, ma non basta da sola a garantire tranquillità economica.

