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Le accise sulla birra in Europa: un viaggio tra numeri, normative e differenze nazionali

Birre leggere e artigianali: strategie fiscali per un settore in crescita

Nel mondo della tassazione europea, le accise sugli alcolici rappresentano un tema centrale e complesso, capace di influenzare tanto le scelte dei consumatori quanto le strategie dei produttori. In questo articolo approfondiamo l’universo delle accise sugli alcolici così come delineato nel documento ufficiale della Commissione Europea aggiornato al 1° luglio 2021, con un focus particolare sulla birra e scaricabile dal sito ufficiale.

excise duty tables cover
Copertina del rapporto “Excise duty tables” Scaricabile da qui: file:///Users/francesca/Downloads/excise_duties-part_i_alcohol_en.pdf

Che cosa sono le accise sugli alcolici?

Le accise sono imposte indirette che si applicano su beni di consumo specifici, come alcolici, tabacchi e carburanti. Nel contesto europeo, le accise sugli alcolici sono disciplinate dalle Direttive 92/83/CEE e 92/84/CEE, che stabiliscono le definizioni comuni, le categorie tassabili e i livelli minimi di imposizione.

Accise sulla birra

Nel caso della birra, le accise si applicano generalmente o per ettolitro e per grado Plato (che misura la densità del mosto), oppure per ettolitro e grado alcolico. Le direttive UE fissano delle soglie minime:

  • 0,748 € per ettolitro e grado Plato;
  • 1,87 € per ettolitro e grado alcolico del prodotto finito.

La birra sotto la lente: tassazione e varianti

Il documento che abbiamo letto dedica un ampio spazio alla birra, suddividendo la tassazione sulle birre in tre categorie:

  • Aliquota standard (per birre con più dello 0,5% vol di alcol);
  • Aliquota ridotta per birre a basso tenore alcolico (≤ 2,8% vol);
  • Aliquota ridotta per piccoli birrifici indipendenti (produzione ≤ 200.000 hl annui), che non può essere inferiore al 50% dell’aliquota standard.

Tuttavia, le modalità di applicazione variano notevolmente da Paese a Paese. Vediamo alcuni esempi emblematici.

Il panorama europeo: confronto tra Stati membri

Austria

L’aliquota standard è di 2 €/hl/°Plato, e per i birrifici indipendenti che producono meno di 50.000 hl all’anno sono previste riduzioni progressive. Particolarità interessante: per le birre aromatizzate, l’aliquota si calcola solo sulla componente di mosto secco, escludendo aromi e zuccheri aggiunti.

Belgio

Applica 2,0043 €/hl/°Plato come aliquota standard. I piccoli birrifici beneficiano di una riduzione graduale a scaglioni: da 1,74 € fino a 1,97 €, a seconda del volume prodotto (da meno di 12.500 a 200.000 hl).

Germania

È una delle tassazioni più basse in termini assoluti: 0,787 €/hl/°Plato. I birrifici indipendenti piccolissimi, con produzione inferiore a 40.000 hl, ricevono ulteriosi sconti molto significativi, addirittura fino a 0,393 €/hl/°Plato per produzioni sotto i 5.000 hl.

Italia

Il nostro Paese applica un’accisa standard di 2,99 €/hl/°Plato, con una riduzione a 1,794 €/hl/°Plato (pari al 60% del valore intero) per birrifici artigianali che producono fino a 10.000 hl/anno. Non sono previste agevolazioni ulteriori per birre a bassa gradazione.

Svezia

Un esempio di tassazione alta: 202 SEK/hl/°Plato, pari a 19,26 €, tra le più alte d’Europa. Nessuna riduzione prevista per piccoli produttori, ma esistono soglie diverse per gradazione alcolica.

Paesi Bassi

Il sistema olandese è tra i più articolati: prevede sei fasce progressive in base al grado Plato (da ≤7% fino a >15%), con l’aliquota che va da 8,83 € fino a 47,48 €/hl/°Plato per le birre più “forti”. Anche qui i piccoli birrifici possono accedere a riduzioni su base di produzione annua.

Birre leggere e artigianali: strategie fiscali per un settore in crescita

La direttiva europea riconosce esplicitamente le birre con meno del 2,8% di alcol come soggette a un’aliquota ridotta. Tuttavia, solo alcuni Paesi adottano effettivamente questa possibilità. Per esempio:

  • In Irlanda, la birra sotto il 2,8% è tassata al 50% dell’aliquota normale.
  • In Danimarca, le birre con meno del 2,8% non sono soggette ad accisa.
  • Invece in Italia, non esiste una riduzione specifica per questa fascia di prodotto.

Birrifici indipendenti

Per quanto riguarda i birrifici indipendenti, l’UE incoraggia un trattamento agevolato per chi produce meno di 200.000 ettolitri all’anno. Ogni Stato membro può articolare le soglie in base a scaglioni, come avviene in Austria, Cechia, Germania e Croazia, o applicare semplicemente una riduzione forfettaria, come fa l’Italia.

Le implicazioni pratiche: birra artigianale e fiscalità

Negli ultimi anni, il boom delle birre artigianali ha portato molti Paesi a incentivare la produzione locale tramite sconti fiscali. Queste agevolazioni si configurano come leve importanti di politica economica e culturale, capaci di sostenere filiere corte, creatività brassicola e turismo gastronomico.

D’altro canto, le divergenze nelle aliquote possono creare difficoltà nel commercio transfrontaliero, soprattutto per microbirrifici che vogliono esportare all’estero. La presenza di accise diverse e modelli di calcolo eterogenei (°Plato vs °Alc) complica la competitività tra Stati membri.

Tabella Comparativa delle Accise sulla Birra nei Principali Paesi UE (agg. 2021)

Paese Aliquota Standard (€/hl/°Plato) Aliquota Standard (€/hl/°Alc) Ridotta per microbirrifici
Austria 2,00 Sì, fino a 50.000 hl (rimborso su richiesta)
Belgio 2,0043 Sì, a scaglioni fino a 200.000 hl
Germania 0,787 Sì, fortemente ridotta fino a 40.000 hl
Italia 2,99 Sì, riduzione del 40% per birrifici ≤ 10.000 hl
Irlanda 22,55 Sì, fino a 50.000 hl annui
Paesi Bassi 8,83 (per Plato ≤7%) Sì, aliquota ridotta progressiva in base a Plato
Svezia 19,27 No
Finlandia 38,05

 

Il sistema delle accise sulla birra in Europa rivela un quadro estremamente variegato. L’armonizzazione normativa dell’UE coesiste con un’ampia autonomia degli Stati membri, che applicano strategie differenti a seconda delle proprie tradizioni, priorità economiche e obiettivi sociali. Abbiamo anche visto come l’aliquota base europea si affianchi a numerose riduzioni, specialmente per birre leggere e produzioni artigianali. Paesi come Austria, Belgio, Germania e Irlanda offrono sistemi scalari raffinati, mentre l’Italia si limita a una riduzione lineare per piccoli birrifici. Il tema delle accise non è soltanto una questione fiscale, ma tocca anche il tessuto produttivo, culturale e persino identitario dei Paesi europei. Con il mercato della birra in continua evoluzione, non è escluso che nei prossimi anni l’Europa possa spingersi verso una maggiore armonizzazione, per favorire la crescita del settore nel rispetto delle diversità locali.

Note:

Le aliquote possono essere calcolate per grado Plato (densità del mosto) o per grado alcolico (% vol).
L’aliquota ridotta per i microbirrifici è prevista dalla Direttiva 92/83/CEE ma applicata in modo diverso da ogni Stato.
I dati si riferiscono alla situazione aggiornata al 1° luglio 2021, come da documento ufficiale della Commissione Europea.

Sogno di gioco degli scacchi e birre

Wolfgang

Collab. Redazione di Pintamedicea.com

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