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Origini della pinta di birra: significato e tradizioni

Molti si chiedono perché un bicchiere di birra si chiami proprio “pinta”. In questo articolo, esploriamo le origini e le tradizioni di questo termine, oltre alle varietà e alle misure di pinte di birra disponibili. Partiamo dalle basi.

Cos’è una pinta di birra?

La pinta è un’antica unità di misura di capacità per liquidi, utilizzata in passato in vari paesi prima dell’adozione del sistema metrico decimale —inclusi Italia, Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti. Dunque, da noi, è rimasta in uso fino alla metà dell’Ottocento. In Italia, il valore della pinta variava a seconda della regione: a Milano equivaleva a 1,57 litri, a Genova a 1,76 litri, a Modena a 2,26 litri, e così via. In Francia, la pinta corrispondeva a 0,9313 litri nel commercio all’ingrosso e a 0,95 litri in generale.

La pinta nel Regno Unito e negli Stati Uniti

La pinta di birra ha una lunga storia e una profonda importanza culturale, specialmente nel Regno Unito e negli Stati Uniti.

Nell’Inghilterra medievale, il termine “pinta” si usava per indicare un contenitore con segni per misurare il volume dei liquidi che avrebbe contenuto, compresa la birra. Col passare del tempo, il termine è stato adottato come unità di misura standard per la birra, diventando un’icona dei pub e dei locali di tutto il mondo.

Nel Regno Unito, la pinta è ancora oggi un’‘unità di misura in vigore, equivalente a 0,568 litri.

Fino a una ventina di anni fa le pinte inglesi avevano il marchio della Corona stampato sul vetro. Era uno strumento che rassicurava i clienti di aver ricevuto la giusta quantità di birra nel bicchiere, come si vede nella foto in alto (si vede anche che il bicchiere è poco pulito, btw).

Ma è una storia che racconta meglio il CAMRA:

Fin dal lontano 1698, i bicchieri britannici, detti pinte e destinati a misurare e servire la birra, erano contrassegnati con un timbro della Corona. Era una sorta di dichiarazione che quel bicchiere, quando fosse stato riempito fino all’orlo o fino a una misura indicata, avrebbe misurato accuratamente una pinta di birra. Il timbro della Corona dava ai clienti la fiducia di aver acquistato la giusta quantità di birra. Il simbolo fu sostituito dal marchio “CE” nel 2006, per conformarsi alle normative dell’UE applicate nel Regno Unito. (link)

Dunque, il marchio fu poi sostituito con il simbolo CE, suscitando malumori e senza che ci fosse realmente il bisogno di eliminarlo, poiché il marchio europeo avrebbe potuto convivere tranquillamente con il Crown mark.

Da un po’ di tempo si sta provando a riportarlo in auge, come aveva fatto Boris Johnson in occasione del Giubileo della Regina.

Copertina di The Mail del 2022 con la notizia del ritorno del Crown mark dopo 18 anni
Copertina di The Mail del 2022 con la notizia del ritorno del Crown mark dopo 18 anni (fonte thejournal.ie).

Ma quel 2043?

Momento super nerd. Il numero sotto il marchio della Corona fa parte del marchio stesso, e può avere due origini: o si tratta dell’identificativo dell’ente che ha certificato il bicchiere e la sua misura; oppure può indicare le aziende produttrici di bicchieri ritenute tanto “affidabili” da avere il proprio numero di certificazione. Nello specifico, il 2043 che vediamo nella foto in alto è il codice della Verrerie Cristallerie D’Arques (fonte).

E gli USA?

Negli Stati Uniti ci sono due tipi di pinta: una per misurare liquidi, pari a 0,551 litri, e una per misurare le materie secche, che equivale a 0,473 litri, come riporta la Treccani.

Non so perché, ma la seconda si usa comunemente per la birra che tanto materia secca non è. Talvolta nelle microbirrerie americane si fa uso anche della prima, quella da 0,551, ma è più rara. In Italia non mi è quasi mai capitato di trovare la doppia misura americana, ma sempre lo 0,473.

Due misure per la pinta di birra

Comunque per semplificare il discorso, a noi consumatori interessano due misure per la pinta di birra:

  • Pinta inglese: 0,57 litri;
  • Pinta americana: 0,473 litri.

Perché sono le due misure che si continuano ad usare e che ritroviamo nei pub. Quando siamo al bancone e chiediamo una pinta, possiamo intendere due quantità piuttosto differenti ed è bene saperlo.

Perché si chiama pinta di birra?

Il termine “pinta” ha origini antiche, pare venga dal francese. Pinta significa anche “dipinta”, e potrebbe riferirsi ai segni sui recipienti utilizzati per misurare la birra o, in generale, i liquidi.

Nel corso dei secoli, il termine è diventato sinonimo di una specifica quantità di birra e ha mantenuto la sua importanza culturale nelle nazioni anglosassoni.

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Francesca Morbidelli

Mi chiamo Francesca Morbidelli, sono tra i fondatori della Pinta Medicea. Dal 2007 scrivo di birra su questo blog e ne gestisco le varie emanazioni social. Sono docente e giudice in concorsi birrari da ben oltre un decennio, e collaboro sia con MoBI che con Unionbirrai. My beer resume (in English). Amministratrice del sito La Pinta Medicea. Contatti: francesca [at] pintamedicea.com - Twitter: @pintamedicea - LinkedIn Francesca Morbidelli.

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