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La diminuzione del consumo di alcol in Germania e la tradizione della birra analcolica tedesca

In Germania si consuma meno alcol (link https://www.thelocal.de/20230704/germans-drinking-more-alcohol-free-beer), a cominciare dalla birra. Secondo l’Associazione dei Birrai Tedeschi, la produzione di birra analcolica è più che raddoppiata dal 2007, superando i 670 milioni di litri nel 2022.

“Prevediamo che presto una birra ogni dieci prodotta in Germania sarà analcolica” commenta il direttore dell’Associazione, raccontando di come sia cambiata l’immagine delle birre analcoliche nel corso degli ultimi anni. “Venti o trenta anni fa le birre analcoliche venivano consumate soltanto dagli autisti. Quei tempi sono passati.”

Oggi, la birra analcolica non è più considerata una sostituta per chi non può bere alcol, e i consumatori odierni ne apprezzano anche il basso contenuto calorico.

Le birre analcoliche in Germania Est e Ovest

Le birre analcoliche non sono una novità in Germania. Hanno infatti “una lunga storia” che comincia quando il Paese era diviso in due dalla Cortina di ferro.

La Repubblica Democratica Tedesca è stata pioniera nel campo delle birre artigianali; il mastro birraio Ulrich Wappler, già dai primissimi anni Settanta, produsse una birra analcolica presso il birrificio Engelhardt-Brauerei nel quartiere Stralau a Berlino Est. La birra venne presentata al pubblico per la prima volta nel 1972 in occasione della Fiera di Lipsia, con il nome AuBi – Autofahrerbier (la birra del conducente, appunto).

Dalla fine degli anni Settanta, le prime birre analcoliche furono introdotte anche sul mercato dell’altra metà del Paese, la Repubblica Federale Tedesca.

Al giorno d’oggi in Germania si trovano molte marche di birra analcolica, come Beck’s Blue, Bitburger 0.0, Flensburger Frei, oppure Jever Fun. E si tratta di una specificità tedesca, non di un fenomeno diffuso. In altre nazioni a grande tradizione birraria come il Belgio e la Repubblica Ceca, la gamma di birre analcoliche disponibili sul mercato è molto più limitata.

Anche la Svizzera vanta una lunga tradizione analcolica, addirittura precedente a quella tedesca, con etichette come la Ex-Bier di Feldschlösschen e la Oro creata da Hürlimann a Zurigo nel lontano 1965.

Adesso le birre tedesche senza alcol stanno attirando l’attenzione anche all’estero. In generale cresce un po’ dappertutto l’interesse per le versioni senza alcol di bevande che in origine sono alcoliche, non solo la birra, ma anche i liquori e pure (ebbene sì) il vino. In questo panorama la birra analcolica tedesca che ormai può vantare decenni di presenza sul mercato, comincia a ricevere tanta attenzione anche dalla stampa inglese di settore.

 

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Francesca Morbidelli

Mi chiamo Francesca Morbidelli, sono tra i fondatori della Pinta Medicea. Dal 2007 scrivo di birra su questo blog e ne gestisco le varie emanazioni social. Sono docente e giudice in concorsi birrari da ben oltre un decennio, e collaboro sia con MoBI che con Unionbirrai. My beer resume (in English). Amministratrice del sito La Pinta Medicea. Contatti: francesca [at] pintamedicea.com - Twitter: @pintamedicea - LinkedIn Francesca Morbidelli.

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