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LocAle è l’iniziativa del CAMRA per incentivare il consumo di birra prodotta localmente

LocAle è il nome dell’iniziativa del CAMRA per promuovere nei pub inglesi il consumo di birra prodotta sul posto. In particolare si riferisce alle birre tradizionali britanniche, le cosiddette real ale, birre affascinanti, leggere, di grandissima personalità.

Il CAMRA nasce proprio per tutelare le birre della tradizione, e con la campagna LocAle intende promuovere quei pub che dedicano almeno una via a una birra prodotta localmente. L’obiettivo è ridurre i chilomentri, o meglio:  le “miglia di birra” percorse dal birrificio alla cantina del pub, una risposta alla domanda dei consumatori di prodotti di filiera corta, di qualità e sostenibili.

Tutelare le birre locali

Questo progetto di tutela della birra locale, nasce nel 2007 come un’iniziativa della sezione del CAMRA di Nottingham, poi adottata dalle filiali in tutto il Paese. L’accreditamento “LocAle” viene concesso ai pub che hanno in vendita regolarmente almeno una real ale prodotta in zona. Il pub può dunque pubblicizzare la propria partecipazione al progetto “LocAle” affiggendo l’adesivo sulla vetrina o sulla porta.

Ma perché conviene servire la birra prodotta localmente? Il CAMRA identifica alcuni vantaggi:

  1. I pub possono attirare più visitatori, compresi i turisti alla ricerca di prodotti tipici e distintivi;
  2. I consumatori possono godere di una maggiore scelta e diversità di birre disponibili al bancone;
  3. I birrifici traggono giovamento dall’aumento delle vendite di birra, magari riuscendo a creare più posti di lavoro nella comunità;
  4. Più denaro viene generato e speso in loco, rafforzando l’economia della zona.

Qual è la caratteristica di un “birrificio locale”?

A livello nazionale, il CAMRA lo intende come un birrificio situato entro un raggio di 30 miglia dal pub. Tuttavia le varie filiali di zona dell’associazione possono scegliere la distanza da utilizzare come paramentro della “località”. Infatti, come ammette lo stessso CAMRA, “locale” è un concetto relativo, la distanza di 30 miglia significa qualcosa di molto diverso nel centro di Londra rispetto alle Highlands scozzesi!

Trovare un pub LocAle vicino a te o quando si sta viaggiando

Come abbiamo detto, i pub che fanno parte del circuito LocAle, ricevono dalla filiale CAMRA l’adesivo “LocAle” che poi potranno esporre sulle finestre o sulle porte del pub. Gli adesivi riportano l’anno di accreditamento al progetto. Inoltre dovrebbero esserci dei segnalini applicati direttamente sulle pompe delle birre interessate, per mostrare ai consumatori quali sono le birre prodotte nelle vicnanze.

Molte filiali del CAMRA elencano sui loro siti web i pub che hanno l’accreditamento LocAle, e ne parlano nelle loro newsletter. Se si sta preparando un viaggio, non è difficile reperire l’informazione e creare un percorso di visite che tenga conto anche di questo aspetto.

La birra locale è sostenibile, fa bene al pianeta ed è buona

Ovviamente la birra LocAle viaggia meno, con tutto quel che ne consegue in termini di impatto ambientale ed emissione di co2. Il progetto nasce anche dall’esigenza di ridurre il più possibile le “miglia di birra”, cioè la distanza tra il luogo di produzione e quello di consumo.

Inoltre i cask sono sostenibili perché riutilizzabili fino a 200 volte e possono rimanere nella catena di fornitura anche per trent’anni.

L’intero processo del fare la birra – detto in breve: dal grano al vetro – crea pochissimi rifiuti e la maggior parte dei componenti vengono riutilizzati o riciclati.

Il CAMRA sostiene che le filiere più corte sono anche più reattive, ci sono meno possibilità di sprechi e il consumatore ha la certezza che la birra nella cantina del pub sia sempre fresca.

Tutti i pub possono aderire al progetto?

No. E questo è un punto importantissimo perché è uno dei fondamenti della filosofia del CAMRA. Non tutti i pub sono in grado di servire birre locali. Non potrebbero anche se volessero. Molti pub, infatti, sono legati a un birrificio o fanno parte di una catena, il che significa che i prodotti che possono acquistare e servire sono vincolati ad accordi e contratti precedenti.

Le campagne del CAMRA sono sempre mirate ad ottenere una maggiore possibilità di scelta per i consumatori.

Un’iniziativa del genere, avrebbe senso anche con la birra artigianale italiana?

Interessante aprire una riflessione in questo senso. Sicuramente ci sarebbe un guadagno in termini di emissioni di co2.  Le birre industriali impattano sull’ambiente principalmente per packaging, imballaggi… mentre quelle artigianali con i trasporti. L’ho sentito a qualche convegno e mi pare un’informazione interessante.

Da noi poi c’è il “fattore territorio” che è piuttosto sentito nel mondo della birra artigianale. Il km zero è una cosa seria, da sempre, ne parlava Kuaska vent’annoi fa e le sue sono osservazioni sempre valide. Il birrificio ama utilizzare materie prime del proprio territorio per caratterizzare le birre. Per chi le beve, poi è un piacere scoprire sapori nuov.

Quindi, secondo me, sì, avrebbe senso organizzare anche in Italia delle campagne del tipo: “bevi locAle”.

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Francesca Morbidelli

Mi chiamo Francesca Morbidelli, sono tra i fondatori della Pinta Medicea. Dal 2007 scrivo di birra su questo blog e ne gestisco le varie emanazioni social. Sono docente e giudice in concorsi birrari da ben oltre un decennio, e collaboro sia con MoBI che con Unionbirrai. My beer resume (in English). Amministratrice del sito La Pinta Medicea. Contatti: francesca [at] pintamedicea.com - Twitter: @pintamedicea - LinkedIn Francesca Morbidelli.

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