Birrificio Valcavallina
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Valcavallina a Endine Gaiano, Bergamo
Birrificio, in provincia di Bergamo. in riva al lago di Endine, in Val Cavallina, da cui il nome. Si trova in un vecchio filatoio del primi del Novecento recuperato recentemente—birrificiovalcavallina.com.
Fu aperto, nel 2009, da Renato Carro, proveniente da Bollate e dall’attività familiare nel campo del vetrocemento. Un passo, compiuto a coronamento di circa 10 anni di homebrewing e dopo varie collaborazioni con birrai affermati della regione.
Con un impianto da 10 ettolitri, Renato oggi produce 13 etichette, d’ispirazione prevalentemente anglosassone, e tutte realizzate a fermentazione alta. Mentre la moglie, Pon Khithdeejing, s’interessa dell’etichettatura, della gestione dello spaccio aziendale e dell’accoglienza dei visitatori.
Renato preferisce insomma lavorare su poche birre prodotte regolarmente, mentre non disegna il brassaggio in conto terzo e la collaborazione con diverse beer firm.
Non sono ovviamente mancati riconoscimenti nei concorsi nazionali.
Birre Valcavallina
Valcavallina Alba Rossa, english strong ale di colore bruno con riflessi ramati (g.a. 6,2%). La carbonazione è abbastanza contenuta; la schiuma avorio, abbondante, fine, pannosa, di buona tenuta e aderenza. Sotto l’egida di un malto leggermente tostato e a malapena granuloso, il bouquet olfattivo sprigiona odori di biscotto, caramello bruciato, legno, frutta rossa, miele di castagno; nonché tenui ma pertinaci indizi di legno, erbe, luppolo resinoso, lievito speziato. Il corpo medio ha una consistenza quasi cremosa. Il gusto si dipana piuttosto complesso, col solito dolciastro della componente maltata, contrastata efficacemente da un sottile amarore erbaceo e da un lievito con marcata punta di acidità. La secchezza del finale si protrae il tempo di effettuare la debita pulitura del palato. Nel più lungo retrolfatto, si esaltano le conviventi sensazioni luppolizzate, di resina, terra ed erbe.
Valcavallina Calypso, american pale ale di colore ambrato chiaro dai riflessi ramati (g.a. 5,2 %). Con una media effervescenza, la schiuma biancastra viene fuori esuberante, sottile, compatta, cremosa, tenace, aderente. Il bouquet olfattivo ostenta pulizia ed eleganza, nel suo spirare tenue ma persistente, in cui si esalta il grande equilibrio tra i toni caldi del malto e quelli agrumati, tropicali e resinosi dei luppoli; mentre, col riscaldarsi della birra, emergono dolci sentori di caramello, biscotto, mollica di pane. A tratti, iI corpo medio tende al pieno; può comunque contare su una scorrevole consistenza acquosa. Il caramellato entra invece subito, deciso, nel gusto, seguito a ruota da un intenso fruttato amabile, anche tropicale, intanto che cominciano a levarsi le note amare del luppolo le quali però devono, prima, fare i conti con un lievito pesante, dolce e speziato. Il finale, secco e croccante, arriva con una carica amaricante pressoché astringente. Resina, scorza di pompelmo ed erbe aromatiche segnano le discrete impressioni del retrolfatto.
Stagionali
Valcavallina Sun Flower, golden ale di colore dorato (g.a. 4,3%). Di stampo anglosassone, discretamente luppolizzata e dal notevole equilibrio tra gusto e aroma, si propone come birra dissetante e rinfrescante, ideale per il periodo estivo. Con una moderata effervescenza, la schiuma bianca e profumata, che rievoca la panna, fuoriesce ricca, sottile, compatta, duratura. Al naso i luppoli, con la loro forte aromaticità agrumata (pompelmo, mandarino, lime) e fruttata (mango, pesca, ananas), si rivelano un serio ostacolo per il malto che peraltro, quando riesce finalmente ad affiorare, si ritrova tra le spire amare di erbe, aghi di pino, scorza d’arancia. Il corpo leggero si avvantaggia di una scorrevolissima consistenza acquosa. Pane, cereali e miele allestiscono invece, nel gusto, una solida base maltata per lo snodarsi di note, prima, dolci di frutta tropicale, pesca e polpa d’arancia, poi, amare di citronella, scorza di lime e di pompelmo. Il finale si esprime con una pulita e fragrante asciuttezza: il preludio ideale per una sufficiente persistenza retrolfattiva luppolizzata, piacevolmente fresca e amarognola.
Valcavallina Diavolo, barley wine di colore ambrato con riflessi oro antico (g.a. 8,6 %). E’ una birra invernale, debuttata a gennaio del 2012 e presente sul mercato per buona parte dell’anno. La carbonazione è moderata; la schiuma biancastra, non così ricca ma fine, compatta, cremosa, di buona tenuta e aderenza. L’olfatto abbina alla finezza elegante l’elevata intensità dei profumi, dal malto al miele, dal caramello all’arancia candita, dalla frutta secca alla marmellata d’agrumi, dai lamponi alle ciliege; mentre il sottofondo eroga, intiepiditi dalla frutta sotto spirito, sentori di fumo e legno, erbe e corteccia, fenoli e luppolo speziato. Il corpo medio tende al pieno, in una consistenza alquanto grassa. Il notevole equilibrio tra la componente dolce e amara, peraltro fiancheggiato dall’ottima gestione dell’alcol, consente lo snodarsi di un gusto morbido e caldo, con la spigolosità di indizi erbacei e balsamici che s’insinua prontamente al minimo accenno di momenti critici. Una connotazione luppolizzata, tra l’erbaceo e il resinoso, segna la discreta lunghezza del finale. Senz’altro soddisfacente si rivela il retrolfatto nel proprio compito di commiato: calde, croccanti, coinvolgenti, sensazioni tostate.
[Le foto sono tratte dal sito web e/o dai social del birrificio]