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La birra del faraone

Nell’antico Egitto si usava lasciare offerte di cibo nelle tombe dei facoltosi per sostenere il defunto nell’aldilà. La birra costituiva una parte fondamentale di questa dispensa perpetua.

Modello che mostra produzione di birra, cottura al forno e macelleria di 3000 anni fa

Durante il Medio Regno (circa 2040-1750 a.C.) i ricchi egiziani collocavano nelle loro tombe modelli in legno dipinto, per garantire che le offerte di cibo potessero essere riprodotte ad libitum per l’eternità. Le statuine inscenavano vari momenti della produzione degli alimenti: l’aratura dei campi, il raccolto, la panificazione, la consegna del pane ecc.

L’immagine sopra si intitola: Model showing brewing, baking and butchery—Modello che mostra produzione di birra, cottura al forno e macelleria, è tratta dalla collezione online del British Museum e se ci dà un’idea di déjà vu è perché ricorre spesso su libri e slide di storia della birra.

Questo gruppo di figurine serviva a fornire il sostentamento necessario al defunto per continuare a vivere nell’aldilà. Sulla destra un uomo armato di coltello macella un bue. Sul resto della tavoletta sono riprodotti i processi di cottura e produzione di pane e birra. Gli elementi della birra sono rappresentati dal portatore di acqua, dalla lavorazione del mosto e un vaso col prodotto finale in grado di dissetare magicamente il defunto per l’eternità.

Mi ricordo che il birrificio Rhyton faceva una birra artigianale dedicata all’antico Egitto e ai faraoni.

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Francesca Morbidelli

Mi chiamo Francesca Morbidelli, sono tra i fondatori della Pinta Medicea. Dal 2007 scrivo di birra su questo blog e ne gestisco le varie emanazioni social. Sono docente e giudice in concorsi birrari da ben oltre un decennio, e collaboro sia con MoBI che con Unionbirrai. My beer resume (in English). Amministratrice del sito La Pinta Medicea. Contatti: francesca [at] pintamedicea.com - Twitter: @pintamedicea - LinkedIn Francesca Morbidelli.