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Frankie Brewery (ex Birrificio Cajun)

Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Marradi – Sito web: www.frankiebrewery.com

Gianfranco (“Frankie”) Amadori e Walter Scarpi, preoccupati per il dilagante outsourcing che aveva ormai cominciato a contagiare anche la ditta elettronica in cui erano impiegati, decisero di cambiar mestiere. Significativo è il simbolo scelto per la loro azienda, una forbice: taglio netto con il lavoro precedente e distinzione della loro birra artigianale da quella industriale.

Dopo i corsi di Unionbirrai e seminari in Belgio, aprirono nel 2007 una beer firm, in località Popolano, nella provincia di Firenze. L’anno successivo acquistarono l’impianto produttivo, e la beer firm divenne microbirrificio.

La produzione, di 320 ettolitri annui, è di alta fermentazione con rifermentazione in bottiglia. Ovviamente, trovandosi nel cuore dell’Appennino tosco-emiliano, il birrificio fa ampio uso delle rinomate castagne locali (marroni del Mugello i.g.p.).

Le birre

Cajun Altura, spiced ale di colore dorato (g.a. 8,5%). Utilizza buccia di arancia amara, zucchero candito e varie spezie, tra cui i semi di coriandolo. La schiuma, pannosa e compatta, mostra buona durata. Al naso esala una deliziosa fragranza di luppolo che lascia ampio spazio a sentori floreali e fruttati (in evidenza, fragola e albicocca). Il corpo si propone pieno e intenso, coinvolgente. Il sapore iniziale neutro viene presto infervorato da una punta di spezie; a seguire, una lieve vena acida, e lontani richiami di agrumi. Il finale arriva leggermente secco, ma si dilunga tra note fresche e pulite.

Cajun Lom, birra alla castagna di colore ambrato scuro (g.a. 6%). Viene prodotta tutto l’anno col pregiato “marron buono” di Marradi intero, congelato, essiccato e tostato artigianalmente sulla fiamma viva. Il nome, nel dialetto locale, significa “l’uomo”, ma anche “la luce”. Con la carbonazione un po’ marcata, la spuma si rivela copiosa, compatta e persistente. All’olfatto la castagna domina ma non invade, e lascia trasparire sensazioni di malto. Il corpo ha una media struttura. Nel gusto la castagna si fa più aggressiva, rendendo la vita piuttosto difficile alle note di caramello e di affumicatura. Il finale arriva secco, e prelude a una lunga persistenza retrolfattiva che regala piacevoli suggestioni di leggera tostatura amarognola.

Cajun Cecca, english pale ale di colore oro brillante (g.a. 5%); aromatizzata con cinque varietà di luppolo. Ha una ricca spuma pannosa e durevole; l’aroma blandamente fruttato, con dominanti sentori erbacei; corpo rotondo; delicato gusto di tendenza dolce; morbido finale amarognolo; retrolfatto a malapena fruttato e, insieme, luppolizzato.

Cajun Estro, dubbel di colore ambrato (g.a. 9%); luppolizzata a secco. Presenta la schiuma, fine e cremosa, di ottima persistenza; una straordinaria struttura aromatica, con sentori erbacei e balsamici; carattere vigoroso e, ovviamente, un invidiabile corpo consistente.

Cajun Portale, porter di colore ebano (g.a. 5,5%). L’aroma tostato di caffè e cioccolato fondente reca accenni fruttati (in evidenza, la prugna). Il corpo ha una struttura media. Il gusto scorre morbido e avvolgente, con note di malto tostato e di liquirizia. Il finale apporta secchezza detergente e dura abbastanza.

Cajun Bruma, hefe weizen, che utilizza grano crudo e farro (g.a. 5%). L’aroma di cereali appare un po’ pungente. Il corpo è di una media intensità. Il gusto di malto ha note tostate. Il retrolfatto risulta abbastanza secco e asprigno.

Cajun Ys, belgian ale di colore oro intenso (g.a. 6%); dedicata alla leggenda di Ys, mitica città bretone sommersa. La spuma sgorga abbondante e cremosa, con buona stabilità. L’aroma risente l’amarore dei luppoli americani, utilizzati anche in dry hopping; sa comunque esprimersi con sentori erbacei sfumati da note di agrumi. Benché pieno, il corpo ostenta morbidezza, fluidità. Anche il gusto accusa la pesante luppolizzazione, ma rimedia con una lunga ventata di freschezza. Il retrolfatto non si rivela da meno, con le sue equilibrate, piacevoli, suggestioni amarognole.

Gianfranco Amadori è il birraio del birrificio Cajun

Birre stagionali

Cajun Vesca, versione della Lom, dello stesso colore e con la medesima gradazione alcolica; però stagionale, in quanto viene realizzata con la farina del “marron buono” macinata a pietra. Anche il lievito è di un ceppo diverso. L’olfatto risulta caratterizzato da penetranti sentori di castagne con qualche vago accenno di tostatura. Il corpo appare abbastanza pieno. Il gusto si snoda all’insegna di note mielose e di malto. Sul finale emerge netta l’aromaticità della castagna. Una buona secchezza prepara il terreno al discreto retrolfatto col compito di lasciare la bocca completamente pulita tra impressioni blandamente affumicate.

Cajun Saison, saison estiva di colore arancio (g.a. 5,2%); con utilizzo di coriandolo. La schiuma, piuttosto grossolana, anche se abbondante, non ha lunga persistenza. L’aroma si sprigiona con sentori di scorza di arancia e un’intensa speziatura. Il corpo appare brioso e scorrevole nella sua leggerezza. Il gusto pastoso ha una punta di luppolo ben percettibile. Il finale erbaceo, e abbastanza asciutto, prelude a evanescenti suggestioni di spezie nel retrolfatto. [Leggi anche: La nuova Saison del Birrificio Cajun]

Cajun Honey Christmas, winter ale di colore nero (g.a. 7%); classica birra natalizia. La spuma emerge alta, compatta, persistente. Il naso è dominato da un fruttato impreziosito da sentori di spezie. Il corpo ha una fluida rotondità gagliarda, avvolto com’è in un alone alcolico caldo e deliziosamente dolce. Il gusto ha un abboccato di malto con coinvolgente venatura di liquirizia. La corsa, quasi cadenzata, sfocia in una croccante secchezza di frutta. Dalla lunga persistenza retrolfattiva esalano soffici impressioni erbacee e floreali.

The Brewer Collection: la linea di birre stagionali del birrificio Cajun

Linea tutta inglese, The Brewer Collection, creata nel 2013

[Leggi anche: The Brewer Collection: la linea di birre stagionali del birrificio Cajun]

Frankie’s Bitter, ordinary bitter ale di colore ambrato chiaro (g.a. 3,8%). Ha l’olfatto fresco e fruttato, corpo leggero, sapore pieno di malto e di luppolo in perfetto equilibrio, discreto retrolfatto impresso dall’amarore del rampicante.

Frankie’s Best Bitter, special bitter ale di colore ambrato (g.a. 4,6%). Un luppolo erbaceo e persistente esalta l’aroma; una singolare pastosità impronta il palato con una tessitura amara di luppolo che porta a un lungo finale, foriero della discreta persistenza retrolfattiva amarognola e di massima pulizia.

Frankie’s Mild, mild ale di colore marrone (g.a. 3,8%). Propone dominanti malti dolci all’olfatto, corpo piuttosto leggero, gusto segnato da note croccanti di torrefazione.

Frankie’s IPA, india pale ale di colore ambrato (g.a. 5%). Pesantemente luppolizzata, presenta l’aroma acuto e pervicace, corpo di pregevole consistenza, gusto asciutto e pulito di luppolo, deciso finale amaro.

Collaborazione

Beaches Brew, american pale ale di colore ambrato (g.a. 4,8%). Nata dalla collaborazione con il Bagno Hana-bi per un festival musicale da cui prende il nome. Ha una ricca schiuma cremosa e stabile; tenue e burroso aroma erbaceo e di lieviti; corpo rotondo; gusto segnato dal malto, dai lieviti e dall’erbaceo; retrolfatto amarognolo d’erba.

Antonio Mennella

Antonio Mennella

Nato il primo gennaio 1943 a Lauro (AV) e residente a Livorno. Laureato in giurisprudenza, è stato Direttore Tributario delle Dogane di Fortezza (BZ), Livorno, Pisa, Prato. PUBBLICAZIONI Confessioni di un figlio dell'uomo - romanzo - 1975; San Valentino - poemetto classico - 1975; Gea - romanzo - 1980; Il fratello del ministro - commedia - 1980; Don Fabrizio Gerbino - dramma - 1980; Umane inquetudini - poesie classiche e moderne - 1982; Gigi il Testone - romanzo per ragazzi - 1982; Il figlioccio - commedia - 1982; Memoriale di uno psicopatico sessuale - romanzo per adulti - 1983; La famiglia Limone, commedia - 1983; Gli anemoni di primavera - dramma - 1983; Giocatore d’azzardo - commedia - 1984; Fiordaliso - dramma - 1984; Dizionario di ortografia e pronunzia della lingua italiana - 1989; L'Italia oggi - pronunzia corretta dei Comuni italiani e nomi dei loro abitanti - 2012; Manuale di ortografia e pronunzia della lingua italiana - in due volumi - 2014; I termini tecnico-scientifici derivati da nomi propri - 2014; I nomi comuni derivati da nomi propri - 2015. BIRRA La birra, 2010; Guida alla birra, 2011; Conoscere la birra, 2013; Il mondo della birra, 2016; La birra nel mondo, Volume I, A-B - 2016; La birra nel mondo, Volume II, C-K -2018; La birra nel mondo, Volume III, L-Q - 2019; La birra nel mondo, Volume IV, R-T - 2020; La birra nel mondo, Volume V, U-Z - 2021. Ha collaborato a lungo con le riviste Degusta e Industrie delle Bevande sull'origine e la produzione della birra nel mondo.