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Birra al supermercato: Blanche de Namur, una bianca rinfrescante

Con questo caldo, che birra mi consigli di comprare al supermercato?

È una domanda che mi viene rivolta spesso da chi non ha particolare interesse per le birre “artigianali” ma vuole solo povare qualcosa di buono, spendendo poco e trovandolo dove di solito va a fare la spesa: al supermercato.

Quindi inutile suggerire una visita al beershop più vicino, a questo tipo di persone non interessa. Almeno nella “prima fase” bisogna rimanere sulla grande distribuzione.

In questi casi di solito consiglio di provare la belga Blanche de Namur, una “birra bianca” in stile witbier/blanche. Uno stile antico che deve il nome al caratteristico colore pallido, ed è prodotta con una percentuale di frumento, assieme al malto d’orzo.

La blanche è tra le birre estive per eccellenza, ha un corpo morbido e un profumo fresco. Alla vista, la Blanche de Namur, presenta una schiuma consistente a grana finissima, quasi pannosa; il liquido è di colore giallo paglierino opaco. Il tenore alcolico è 4,5%, mentre l’amaro è contenuto rendendola particolarmente indicata a chi non ama le birre troppo amare.

Mettendo il bicchiere sotto il naso ci viene incontro un bouquet fresco di agrumi tra cui spicca l’aroma di buccia del cedro, affiancato da note mielose del malto, spunti balsamici e coriandolo (quest’ultimo forse un po’ troppo sparato).
Il sorso ci rivela un corpo medio e carbonato, mentre al gusto continuiamo a sentire le note aromatiche del lievito e la freschezza dei cereali.
Finale leggero, pulente, con una chiusura gradevolmente citrica che appaga ma al contempo fa venir voglia di berne ancora. Una birra che si apprezza benissimo da sola, ma anche abbinata a piatti leggeri: insalate, frutti di mare, carne bianca.

Blanche de Namur viene prodotta dalla belga Brasserie du Bocq. Sul retro dell’etichetta, la piccola guida sul come versarla correttamente nel bicchiere ci ricorda di ruotare delicatamente la bottiglia, in modo da smuovere i lieviti depositati sul fondo.

Blanche de Namur si trova facilmente nei supermercati in vari formati: bottiglietta da 33cl, lattina da mezzo litro, bottiglia da tre quarti di litro e più raramente anche la magnum. La bottiglia che ho usato per l’assaggio è da 0,75 cl. e l’ho acquistata all’Esselunga pagandola 4 euro.

Lo stile blanche risale al Medioevo, ma era praticamente scomparso fino agli anni Cinquanta del secolo scorso, quando uno dei grandi nomi che hanno fatto la storia della birra, Pierre Celis, ricominciò a produrlo con grande successo. Lo stile si caratterizza per la speziatura al coriandolo, l’aggiunta di buccia d’arancia e di frumento crudo (talvolta anche avena). Nella Blanche de Namur la parte agrumata viene data dall’uso di Curaçao.

il passo successivo: le blanche artigianali italiane

Se poi dopo averla gustata viene la curiosità di provare altre birre in stile blanche, magari artigianali e italiane, allora una tappa al beershop diventa d’obbligo. Raccomando di provare la Seta del birrificio Rurale, specialmente nella variante Special aromatizzata con bergamotto calabrese, la delicata Latte Più del birrificio Retorto oppure la Bianca del birrificio toscano Brùton, che ho degustato di recente rispettivamente al Gran Cru Firenze (via G. Orsini) e al Firenze Birra (via Sette Santi).

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Francesca Morbidelli

Mi chiamo Francesca Morbidelli, sono tra i fondatori della Pinta Medicea. Dal 2007 scrivo di birra su questo blog e ne gestisco le varie emanazioni social. Sono docente e giudice in concorsi birrari da ben oltre un decennio, e collaboro sia con MoBI che con Unionbirrai. My beer resume (in English). Amministratrice del sito La Pinta Medicea. Contatti: francesca [at] pintamedicea.com - Twitter: @pintamedicea - LinkedIn Francesca Morbidelli.

2 pensieri riguardo “Birra al supermercato: Blanche de Namur, una bianca rinfrescante

  • Vorrei fare una osservazione riguardo all’articolo, la Latte Più è del Birrificio Retorto non del birrificio da voi menzionato….

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