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Una birra medaglia d’oro sullo scaffale del supermercato

la-trappe-blondChe birra mi consigli di comprare al supermercato? Una domanda che viene rivolta spesso, anzi spessissimo da chi non conosce bene le birre e vuole solo “assaggiare qualcosa di diverso dal solito, ma buono e… spendendo il meno possibile”.

In questi casi dico di rivolgersi a un beershop, ma se il “non-birrofilo” insiste sulla grande distribuzione, allora gli suggerisco, come prima opzione, di orientarsi su “un prodotto del Belgio” dove, secondo me, troviamo miglior rapporto qualità/prezzo. Invece oggi comincerei provando una birra trappista olandese, facilmente reperibile nei supermercati: La Trappe Trappist Blond.

Durante la World Beer Cup appena conclusa, infatti, questa birra si è piazzata al primo posto nella categoria n. 58, dedicata alle Belgian-Style Pale Ale (Blonde Ale), aggiudicandosi la medaglia d’oro tra altre cinquantanove etichette dello stesso stile in gara.

Viene prodotta dal birrificio De Koningshoeven Brewery (Brouwerij de Koningshoeven), fondato nel 1884 all’interno dell’abbazia di Koningshoeven (Berkel-Enschot, Olanda). la-trappe-authentic-trappist-productCome abbiamo già detto si tratta di una birra trappista, brassata da monaci all’interno dell’abbazia, secondo le tre regole che devono essere rispettate affinché la birra prodotta possa fregiarsi del simbolo esagonale Authentic Trappist Product che infatti qui troviamo sul retro dell’etichetta. Ora degustiamola.

Alla vista presenta un colore giallo oro, un po’ velata (ma aveva appena fatto un viaggio di qualche minuto in scooter, ne ho attribuito l’eccessiva opacità -e altro che dirò dopo- a quello). Schiuma abbondante, a grana non finissima, persistente che si attacca alle pareti del bicchiere.

A naso è una birra fresca, con una luppolatura elegante, ricca di aromi: dolce, fruttata, con leggere note saponose, vaniglia, frutta matura bianca, note di frutta sciroppata, agrume dolce, e la docezza del mielato dei malti. Inoltre ha una leggera e gradevole pungenza data dallo speziato del lievito. Quindi un bouquet ricco e complesso, ma al contempo equilibrato.

In bocca ritroviamo un’evoluzione di quando si è percepito a naso. In primis ci regala un sorso saporoso di frutta bianca sciroppata e matura, agrume amaro, a cui si unisce lo speziato quasi piccante del lievito belga e le note biscottate date dai malti. Il corpo è scorrevole, la carbonazione media lascia la bocca pulita e appagata. Se devo trovare un difetto, la componente lievitosa è troppo invadente per i miei gusti. Sul finale ci lascia secchezza in bocca e un gradevole warming che ne conclude la notevole persistenza, nonostante il tenore alcolico sia di 6,5%.

È una birra che ha un bouquet olfattivo e gustativo ricco ed equilibrato. Nel bicchiere si evolve e regala sentori diversi. Considerando che La Trappe Trappist Blond si trova praticamente su tutti gli scaffali dei supermercati (assieme a tutta la gamma La Trappe, come si vede dalla foto in alto), direi che valga la pena provarla.

Anche se non è una birra da meditazione, secondo me è da bere in un momento di relax, in modo da apprezzarne la complessità, magari accompagnandola con dei formaggi freschi, o del pesce alla griglia, oppure con un risotto semplice. Sta bene anche con un panino al prosciutto crudo dolce.

Comprata alla Coop di Firenze Sud, bottiglia da 0,33cl al prezzo di €2,59.

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Francesca Morbidelli

Mi chiamo Francesca Morbidelli, sono tra i fondatori della Pinta Medicea. Dal 2007 scrivo di birra su questo blog e ne gestisco le varie emanazioni social. Sono docente e giudice in concorsi birrari da ben oltre un decennio, e collaboro sia con MoBI che con Unionbirrai. My beer resume (in English). Amministratrice del sito La Pinta Medicea. Contatti: francesca [at] pintamedicea.com - Twitter: @pintamedicea - LinkedIn Francesca Morbidelli.

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